Allucinazioni e disturbi del sonno nella malattia di Parkinson
Uno studio longitudinale durato 10 anni e condotto su pazienti con malattia di Parkinson ha valutato in maniera prospettica la progressione e la relazione tra allucinazioni e disordini del sonno in questo gruppo di persone.
Sono stati reclutati 89 pazienti con sonno normale senza allucinazioni ( n=20 ), sonno frammentato ( n=20 ), sogni vividi / incubi notturni ( n=20 ), allucinazioni con insight ( n=20 ) e senza insight (n = 9).
A 10 anni, è stato possibile avere informazioni relative a tutti i partecipanti ( 27 intervistati, 61 deceduti e 1 troppo malato per essere intervistato ).
Prevalenza e gravità delle allucinazioni sono aumentate nel tempo ( p minore di 0.0001, p=0.0001 ), così come è aumentato l'acting out nei sogni ( p=0.001 ).
Di contro la presenza di sogni vividi / incubi notturni o sonno frammentato non è aumentata nel tempo.
Nelle visite, la prevalenza di sonno frammentato non ha mostrato differenze tra le persone con allucinazioni rispetto a quelle senza ( odds ratio, OR=1.50, p=0.09 ), ma una grave frammentazione del sonno è risultata associata ad allucinazioni concomitanti ( OR=2.01, p=0.006 ).
La presenza di allucinazioni è risultata inoltre fortemente associata alla presenza concomitante di sogni vividi / incubi ( OR=2.60, p minore di 0.0001 ) e con sogni acting out ( OR=2.38, p=0.0004 ).
Tra le persone senza allucinazioni al basale nessuna anomalia del sonno al momento dell'arruolamento ha predetto lo sviluppo futuro di allucinazioni.
In conclusione, allucinazioni e anomalie del sonno seguono pattern di progressione molto diversi nella malattia di Parkinson nel corso di 10 anni.
Mentre i pazienti con allucinazioni presentano spesso anche concomitanti aberrazioni del sonno, nessun disturbo del sonno è in grado di predire allucinazioni future. ( Xagena2010 )
Goetz CG et al, Neurology 2010; 75: 1773-1779
Neuro2010
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